23 Novembre 2024

Ex-caserma Radaelli: “porta urbana”, ma con quali criteri?

Carissimi concittadini e followers di Latus Anniae, da alcuni giorni si parla dei piani del verde e del traffico, nei quali tra le decine di progettualità sarebbe prevista anche la creazione di tre “porte urbane”, una delle quali dovrebbe sorgere nell’area dell’ormai celeberrima ex-caserma Radaelli, oggetto di diverse proposte mai realizzate negli ultimi quarant’anni.

L’idea in sé può piacere anche a noi, abbiamo pubblicato infatti una serie di iniziative (clicca QUI) legate a quell’area tra le quali è contemplata anche la possibilità di un parcheggio atto a decongestionare il centro cittadino, ma alcuni dettagli possono fare la differenza tra una “toppa sul buco” ed un progetto ben eseguito.

Se parcheggio dovrà essere, che sia alberato al fine di proteggere dal “solleone” estivo le automobili, dotato di panchine ed aiuole fiorite per renderlo gradevole e che funga da “polmone urbano”.
Un’area dotata di servizi igienici ed accesso all’acqua potabile, allestita con pannelli informativi riportanti tutti i numeri utili locali e, soprattutto, di una navetta che porti le persone anziane e/o diversamente abili in diversi punti del centro cittadino.
Il bike sharing è assolutamente un’iniziativa sulla quale investire, ma non tutti sono in grado di inforcare una bicicletta, pertanto è necessario pensare anche (e special modo) alle persone più fragili.

Inoltre, tornando all’aspetto ambientale della nostra proposta, il verde se non gestito rappresenta un problema.
Alberi, arbusti, aiuole fiorite e dal manto erbaceo, piante stupende come la Lagerstroemia che in fioritura restituiscono uno spettacolo unico nel suo genere…tutti aspetti positivi, ma solo se gestiti.
Basta una consulenza con un esperto del settore per farsi indicare con esattezza quali alberi si possano utilizzare per non trovarsi dopo pochi anni con stalli e cordoli divelti dalle radici.

In un articolo del nostro candidato Sindaco Gianluca Galasso di qualche settimana fa (clicca QUI), è stato già espresso questo concetto legato alla manutenzione ordinaria del verde, affinché da risorsa non diventi una criticità.
Dovranno essere adottate tecniche all’avanguardia per garantire al patrimonio arboreo l’adeguato apporto di acqua e nutrienti, andando periodicamente ad analizzare la rizosfera delle piante per poterne valutare le condizioni e la presenza di tutte le sostanze delle quali necessitano non solo per nutrirsi in salute, ma anche per evitare che espandano le proprie radici in cerca del necessario…è esattamente il motivo per cui ci troviamo con le radici esposte in superficie, a rappresentare un danno ed un pericolo.
La pianta cerca nutrimento, aria ed acqua: soffocarne le radici provoca una più che comprensibile ribellione per la sopravvivenza.

Dovessimo avere l’opportunità di amministrare Latisana, queste attenzioni particolari non mancherebbero mai, in alcun settore di interesse pubblico, poiché citando il grande Leonardo Da Vinci, “i dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio”.

Grazie per il vostro tempo, buon proseguimento di giornata a tutti voi.

Walter Zamuner

Ruolo: ASSEMBLEA DI LATUS ANNIAE
Classe 1983, nato a Pordenone, sono cresciuto a San Quirino (PN) dove risiedo e lavoro. Da sempre appassionato di agricoltura e ambiente, dopo il Diploma di Tecnico delle industrie meccaniche ho lavorato per due importanti aziende vitivinicole della zona. Dal 2011 imprenditore agricolo, il primo a coltivare zafferano in Fvg, titolare del marchio "Zafferano di San Quirino - Zafferano del Friuli", apicoltore e produttore biologico certificato di cereali e oleagginose. Ho frequentato Latisana per molti anni, ho avuto modo di conoscere e di seguire diversi progetti del nostro capogruppo Gianluca Galasso con il quale ho stretto amicizia anni fa, ed inoltre ho fatto parte a lungo di una band musicale locale. Ho scelto di far parte di Latus Anniae perché ho sempre ammirato l'operato di questo gruppo, inoltre credo di poter portare un aiuto con le mie competenze a questa lista civica ed a questa comunità.

View all posts by Walter Zamuner →