Salve carissimi concittadini, e bentornati nel nostro “covo” virtuale.
Avrei preferito che il mio primo articolo, trattasse temi più positivi e distensivi, tanto per la scrivente quanto per chi legge, ma mi trovo costretta a denunciare un gesto di inciviltà, perpetrato ai danni dell’ambiente nella mia Latisanotta, davanti a quale non posso voltare il capo e fingere che non sia successo.
Come vi dicevo, ci troviamo a Latisanotta, immersi in una splendida cornice grazie ad un timido Sole di Gennaio ed uno scorcio di natura che tanto ci sta a cuore.
Sì, perché per tutti noi l’argine e la “grava” sono luoghi emozionali, special modo per chi vive nelle frazioni ed ha passato molte domeniche estive nelle spiaggette, o ad organizzare Pasquetta e la Liberazione tra grigliate e tuffi temerari nelle acque del nostro fiume.
Ma sempre con rispetto, sempre pulendo tutto e portando via con sé il pattume creato.
Eppure c’è più di qualcuno capace di tradire il proprio stesso DNA, le radici sia proprie che di una natura esausta, la quale ormai non ci sopporta più.
Come si evince dalle immagini da me scattate, qualche “fenomeno” ha riversato (dopo gli sfalci) dei materiali di risulta provenienti da un cantiere.
In moltissimi altri punti ho potuto constatare che i ragazzi, nel tempo, sono parecchio peggiorati…bottiglie di vodka, pacchetti di cartine e preservativi usati in ogni dove, il tutto lasciato lì in bella vista, come fosse normale.
Sacchetti della spazzatura, pacchetti di sigarette vuoti, mozziconi e plastica ovunque…non è questo l’ambiente in cui voglio vivere, le persone per bene (la maggior parte) meritano altro, meritano di meglio.
Sarà mia cura, assieme al gruppo che mi ha accolta a braccia aperte l’anno scorso, organizzare una serie di giornate dedicate alla pulizia degli argini, dei parchi e delle aree pubbliche, dal capoluogo alle frazioni.
E senza attendere “regolamenti” che non vedranno mai la luce…noi non attendiamo i “passaggi propedeutici” dei vari Azzeccagarbugli, paladini del “no se pol”.
Noi agiamo.