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Oggi vi parlerò di un argomento che mi tocca personalmente, essendo io uno dei tanti privilegiati i quali condividono la casa con un cagnetto.
E sì…per me è un privilegio, una fortuna, chi in famiglia ha un cane può comprendermi.
Ma spesso, alcuni padroni dei cani credono di godere di una sorta di “immunità” ed “intoccabilità”, garantite dal fatto che il cane sia libero di potersi esprimere come vuole, in fin dei conti è un animale, pertanto ogni suo atteggiamento debba essere metabolizzato e sopportato dalla collettività.
Non funziona così, andiamo a scoprirlo assieme.
La Corte di Cassazione ha stabilito, tramite la sentenza 7082/2015, le responsabilità del titolare del cane il quale imbratta con le proprie urine, le facciate degli edifici o le colonne di un centro storico, stesso vale per le ruote delle automobili o le pertinenze private e pubbliche più in generale.
Si parla di “sciatteria o imperizia nella conduzione dell’animale” che conducono quindi ad una “colpa, non certo a dolo” (parole testuali della sentenza), poiché comunque esiste l’imprevedibilità del cane e non si può di certo impedirgli di espletare i propri bisogni.
Per questo motivo, la Corte di Cassazione nella stessa sentenza, ha sancito quali debbano essere i comportamenti da tenere quando andiamo a passeggio con il nostro migliore amico a quattro zampe:
– il proprietario deve mettere in atto un’attenta vigilanza sui comportamenti dell’animale;
– deve limitarne libertà di movimento in modo che non sia totale;
– deve intervenire con atteggiamenti tali da farlo desistere dall’azione;
– nell’impossibilità di vietare al cane di fare pipì, è bene portare con sé una bottiglietta d’acqua per ripulire.
Senza dover ricorrere alle Leggi vigenti o ai precedenti creati dalla Corte di Cassazione (la quale, di fatto, è come se legiferasse ad ogni sentenza se vogliamo essere pignoli), basterebbe possedere un po’ di buon senso.
Immaginate di investire le vostre risorse economiche in un’azienda nel centro del vostro paese, magari sotto a dei bellissimi portici, ad un colonnato, in una piazza tanto brulicante di potenziali clienti quanto costosa per potervi mantenere la vostra attività.
Immaginate ora una miriade di persone le quali, con il cagnetto al guinzaglio, lascino fare tranquillamente la pipì ai pelosi sulle colonne, sui muri dei negozi, sui lampioni davanti alle vostre vetrine.
O immaginate di vedere un cane che alza la zampetta felicemente sull’uscio di casa vostra, sia il cancello o la porta poco conta, con il padrone che lo fissa senza dirgli nulla.
Non crediamo vi farebbe piacere…per questo motivo vi suggeriamo di portare sempre con voi una bottiglia d’acqua da usare per sciacquare dove i vostri cani si fermano a liberarsi.
Si tratta di un gesto importante, il quale trasmette rispetto e decoro ispirando chi vi vedrà compierlo.
Si tratta di un gesto da poco, il quale garantisce pulizia ed azzera le polemiche.
Si tratta di un gesto che porti ad avvicinare le fazioni che solitamente si creano, divise tra strenui difensori dei cani e chi viene portato quasi a detestarli a causa dei comportamenti sbagliati dei padroni.
Il cane è un cane e da cane si comporta…sta a noi comprenderlo e rimediare a ciò che lui, ovviamente, non può percepire come un errore.
Basta una bottiglia d’acqua, che ci vuole?