Salve carissimi concittadini e lettori di latusanniae.com e benvenuti nuovamente nel nostro antro virtuale, una piattaforma che raccoglie idee, proposte e pensieri sparsi.
Stanotte, perché è notte fonda e potrete notarlo dall’orario di pubblicazione, stavo pensando ad un concetto ricorrente negli ultimi mesi, una serie di frasi che si susseguono come fossero una cantilena, una ninna nanna.
“Si stava meglio quando si stava peggio, non c’è più coesione, manca umanità, una volta ci si aiutava l’un l’altro, oggi la gente è fredda e menefreghista, ognuno pensa ai fatti suoi” e via discorrendo, avrete compreso il tenore del discorso.
Allora mi chiedo e dico, ma perché proprio la gente che ha condotto la società a questo punto di glaciazione epidermica, oggi si lamenta del futuro nel quale ha auspicato?
Immaginate di vivere in una zona residenziale di Latisana (specialmente, conoscendone la mentalità) o delle sue frazioni.Immaginate ora di voler organizzare un barbecue coinvolgendo il vostro rione, magari facendolo nel “cul-de-sac” della via, una strada chiusa dove nessuno passa e non date fastidio ad anima viva.
Carne che sfrigola sulla griglia rovente, bottiglie di birra che suonano festanti ad ogni brindisi, le mamme che chiacchierano mentre i bimbi urlano felici rincorrendosi…meraviglioso no?
No.
Perché nell’arco di quindici minuti al massimo, arriverebbe una volante di una Forza dell’Ordine qualsiasi a notificare un verbale per disturbo della quiete pubblica, schiamazzi, occupazione indebita del suolo pubblico, manipolazione e somministrazione di alimenti senza aver adottato ogni minima misura dettata dall’HACCP, raccolta di denaro (per le spese) non fiscalizzata, somministrazione di alcolici senza licenza e magari avete pure il bollo scaduto e per sfiga non ve ne eravate accorti.
E dietro alla tendina, qualche casa più in là, la vecchia sbircia e gode.
Li ha chiamati lei molto probabilmente, ma anche se così non fosse, non importa…l’importante è che si seguano le regole e nessuno sgarri.
Vi fidereste a far giocare a pallone i vostri figli per strada oggi, come facevamo noi 20 anni fa?
Macché, suonano e ti rasano il pelo con lo specchietto laterale, non si fermano.
Ci siamo proposti di andare a pulire il Parco Gaspari saltuariamente, senza tanta burocrazia di mezzo…guanti, sacchi, differenziamo e via.
NO, FERMI.
Non si può, il regolamento della Cittadinanza Attiva è ancora fermo nel suo percorso di convalida, quindi fermi o rischiate pure unasanzione.
Nel tuo rione l’erba alta ti impedisce di passeggiare tranquillamente senza dover schivare i cespugli che emergono dalle aiuole quadrate inserite nel marciapiede?
Pensi “mah, dopo passo col decespugliatore e faccio fuori questo schifo”.
NO, PAZZO, FERMO!
L’erba non è mica un rifiuto qualsiasi a Latisana, eh no…
È un rifiuto speciale, e come tale va trattato solo da personale competente!
Se è verde pubblico ovviamente, mentre se sfalci il tuo giardino allora puoi mettere lo stesso stramaledetto tipo di erba nel bidone pubblico apposito, perché il bidone SA se si tratta di erba tua o pubblica, ricordalo.
Quando ad Ottobre 2018 alcuni di noi (noi di Latus Anniae) sono rimasti in piedi tutta la notte per diffondere le notizie in tempo reale, le quali ci giungevano dall’argine di Latisana e da Venzone in occasione dell’ultima spaventosa piena del Tagliamento, abbiamo riscontrato un altro caso di “disumanizzazione”.
Ci è stato contestato un dettaglio: “bravi, state diffondendo notizie in rete, ma l’anziano/a che vive nel mio palazzo e so per certo che non ha Facebook, come fa a tenersi aggiornato/a?”.
DIGLIELO TU.
SCENDI DI UN PIANO, SUONA, DIGLIELO TU.
“Sior Mario, se vemo de scampar perché il Tagliamento l’vien fora, pol vignir via con mi, nol se preocupi sa?”.
Ma perché è così difficile?
Perché ci siamo ridotti a non saperci più godere la vita?
Ed il bello è che siamo noi i colpevoli di tutto ciò, perché l’anziana che chiama i Carabinieri appena sente del fumo, il vicino di casa che tira secchiate d’acqua (quando va bene) ai bimbi che giocano sotto il suo balcone, il concittadino lasciato solo al punto da ricordarsi di lui solo quando lo rivediamo affisso ai necrologi, sono tutti risultati di ciò che abbiamo chiesto noi.
Più regole, più sicurezza, meno sgarri, meno festa, norme, Leggi, divieti, limiti.
Tristezza assoluta, una porcheria, il grigio
E lo abbiamo chiesto noi negli ultimi due, tre decenni al massimo, perché prima non era così.
Adesso non si possono nemmeno portare dolci fatti in casa a Scuola per festeggiare chi compie gli anni…
Con tutto il rispetto per chi ha allergie anche importanti, ma ci sono sempre state…basterebbe specificare “in questo dolce ci sono le nocciole”, ed il bimbo in questione non la deve mangiare.
Solo che i genitori non vogliono problemi, il corpo docente non vuole responsabilità, i bimbi ormai sono dei piccoli chimici che fanno a gara tra chi ha più fastidi di salute (competizione che una volta era riservata solo alle pro-Zie), e quindi niente festa, falla a casa tua (vicina anziana permettendo).
Quanto mal di vivere, stiamo veramente a sforzo in questo Mondo…
Signore e signori, dal cuore vi chiedo: impariamo di nuovo ad essere un paese, prima di volerci fregiare del titolo di “Città”, perché dalle frazioni e dai Comuni più piccini abbiamo tanto, ma tanto da imparare.
O meglio, da rimparare, perché anche noi una volta eravamo così, basterebbe ricordarselo.