Salve concittadini!
Anche quest’anno è tornata la Primavera, sperando che porti presto giornate più miti e soleggiate.
Poter passeggiare e respirare quell’aria frizzantina tipica del periodo, è sicuramente un toccasana per corpo e mente ma, come vale per qualsiasi stagione, esistono anche rischi ed accorgimenti da adottare per limarli al minimo.
Stiamo parlando nello specifico della “Thaumetopoea Pityocampa”, meglio conosciuta come “Processionaria del pino”.
Un lepidottero il quale risulta altamente distruttivo per le piante sulle quali si annida, poiché si nutre del fogliame fino a compromettere la vita stessa dell’albero ospitante e, nella sua fase larvale, è ricoperto da una folta peluria urticante per l’uomo e per gli animali.
In caso di contatto cutaneo è bene risciacquare abbondantemente la zona interessata con acqua corrente e sapone, e contattare il Medico per ottenere le giuste informazioni su come muoversi.
Dermatiti, eruzioni cutanee, malessere, tremori, febbre alta, vomito e difficoltà respiratorie, sono solo alcune delle possibili gravi reazioni al contatto con la Processionaria, ed in quei casi ovviamente consigliamo di recarsi al Pronto Soccorso più vicino.
I rischi per la salute sono alti special modo per i nostri amici a quattro zampe, ai quali possono insorgere sintomi ancor più preoccupanti e gravi rispetto a quelli tipici della nostra specie, ed una semplice leccata può portare alla necrosi della lingua.Anche in questo caso, ci sembra lapalissiano suggerire di rivolgersi ad un Veterinario il più presto possibile.
Questi consigli possono essere pratici a danno compiuto, ma cosa può fare l’Amministrazione Comunale (ed anche il privato cittadino) per abbassare al minimo le possibilità che un contatto avvenga?
Semplice: guardate la foto con la quale abbiamo corredato questo articolo.
Si riferisce ad una trappola tanto semplice quanto efficace ed intelligente, adottata dal Comune di Gemona.Una sorta di “percorso obbligato” per queste larve, le quali durante la loro discesa (avviene quando la temperatura raggiunge i 14-15°C, quindi tra poco ci saremo) trovano una sorta di “terrazzino” che conduce in un tubicino.
A sua volta il tubicino scende in un sacchetto, dal quale la Processionaria, così chiamata per la sua tipica avanzata in fila indiana, non potrà più uscire.
Dotiamo quindi le conifere dei parchi pubblici e dei giardini privati di queste trappole, al fine di impedire ad insetti così pericolosi di nuocere alla salute degli umani e degli animali.
A casa propria si possono adottare soluzioni simili, come ad esempio un boccione d’acqua svuotato, tagliato e ricucito con lo scotch attorno all’albero ad esempio.In questo modo, le Processionarie finiranno sul fondo di plastica senza saper più risalire.
È invece sconsigliato l’utilizzo di strisce adesive, alle quali sicuramente le larve si attaccherebbero, ma rimuoverle comporterebbe comunque il rischio di contatto.