Salve carissimi lettori di latusanniae.com e ben ritrovati sulle pagine virtuali del nostro sito ufficiale.
Una piattaforma sulla quale per la prima volta mi trovo a scrivere, e per questa opportunità voglio ringraziare la lista civica autonoma “Latus Anniae” alla quale, da due settimane, ho aderito iscrivendomi nella convinzione di poter dare un contributo concreto, tanto al gruppo quanto alla comunità Latisanese.
Il primo argomento che intendo trattare, riguarda un tema che mi sta particolarmente a cuore ed incredibilmente stenta a fare breccia nella coscienza collettiva: la raccolta differenziata come strumento di difesa per l’ambiente.
Nella foto a corredo di questo articolo, è immortalata la situazione-rifiuti che quotidianamente si ripete presso il Liceo “E.L. Martin” ed in tutto il resto dell’istituto Latisanese e Lignanese.
È doloroso vedere questa scena ripetersi ogni giorno nelle mia e nelle altre classi.
Così all’inizio di quest’anno scolastico, io ed altri miei compagni di classe ci siamo attivati per risolvere la grave mancanza di appositi contenitori, atti a svolgere la normale raccolta differenziata.
Ogni classe dispone solo di un bidone del secco e (non sempre) di uno per la carta, quindi ho deciso di munirmi di semplici scatoloni nei quali riporre umido, plastica ed alluminio.
Ma visto che il progetto era partito solo dalla mia Quinta non poteva funzionare senza la partecipazione di collaboratori scolastici, corpo docente e compagni.
Il passo successivo è stato raccogliere un buon numero di firme da parte degli studenti, ma a causa di mancanza di infrastrutture (come i carrelli utilizzati dal personale ATA che dispongono di un solo compartimento) l’idea non ci sembra sia stata ben accolta dai vertici dell’Istituto.
Un mio compagno di classe facente parte della Consulta Provinciale degli Studenti ha allora deciso di proporre ad essa l’avvio del progetto rivolgendosi così ad una più ampia assemblea di studenti di altre scuole all’interno della Commissione Salute.
Attendiamo speranzosi di ricevere una risposta che possa risolvere il disagio provocato da questa grave situazione.
Penso che la scuola, in quanto organo Statale, dovrebbe farsi promotrice della raccolta differenziata e dell’educazione ambientale, a maggior ragione pensando al ruolo non solo istruttivo ma anche educativo che deve tornare a rivestire in società.
I cittadini vengono quotidianamente sensibilizzati sul tema-ambiente e riciclo, non vedo per quale motivo non si parta proprio dai plessi scolastici dove nuove menti, nuove coscienze e nuove persone vengono plasmate, si spera, per un domani migliore.
Io tra pochi giorni avrò concluso il mio percorso al Liceo e spiccherò il volo verso l’Università, ma non intendo di certo abbandonare l’istituto che ha forgiato la mia forma mentis preparandola al prossimo percorso di vita e di studio.Per questo motivo manterrò i contatti con tutti gli studenti del Triennio i quali vorranno portare avanti le istanze mie e dei miei attuali compagni di Classe.