Un’altra emergenza-Tagliamento si conclude, l’ennesima da quando ho memoria e sinceramente è la prima ad avermi davvero fatto temere il peggio a tratti, durante la serata di ieri e la notte seguente.
Complice la mia neo-condizione di padre, la responsabilità che ne consegue, una famiglia da proteggere e poi il ruolo di Capogruppo di Latus Anniae, una lista civica che non si limita a fare politica o propaganda, ma lavora sodo quotidianamente per dare ciò che può al cittadino, tutto questo ha creato in me una sensazione di disagio senza precedenti.
E non voglio immaginare come possa averla vissuta il Sindaco…
Spesso ci prodighiamo tutti in critiche, in opinioni (spesso prive di competenze specifiche per poter possedere un parere fondato), in attacchi privi di argomentazioni valide, ma in fin dei conti solo chi è in prima linea sa, vive sulla propria pelle, conosce il problema e deve affrontarlo sapendo di avere sulle proprie spalle la responsabilità di una comunità intera.
È per questo motivo che apprezzo chi si candida, chi ci mette la faccia, chi investe parte del proprio tempo libero e si adopera per la collettività anche tramite la politica, perché a livello locale la politica è bella, soddisfacente, è quasi una forma di volontariato.
Noi almeno, la interpretiamo così.
Ed è al Sindaco Galizio che stasera va il mio pensiero, perché non posso immaginare cosa possa aver provato durante queste ore così intense, interminabili, dense di pressioni, di scelte da prendere, di mosse da fare o non fare, un bivio dietro l’altro conscio del fatto che ogni decisione potenzialmente potesse rivelarsi enormemente dannosa o futile.
Ha saputo orchestrare da buon regista, da buon Papà di tutti e coadiuvato da tante persone capaci e competenti, una strategia che ha portato la nostra comunità a vivere l’ennesima emergenza legata al nostro fiume, con il minor tasso di ansia possibile.
In molti lo hanno criticato per non aver chiuso le scuole Lunedì 29 e Martedì 30 Ottobre, consapevole che l’ultima piena allarmante si verificasse proprio nella tarda mattinata di oggi.
Fossi stato al suo posto molto probabilmente avrei lasciato bimbi e ragazzi a casa, chiudendo tutti gli istituti ad ogni livello di istruzione nel nostro Comune, così da trovarmi già con le famiglie congiunte in caso di evacuazione, risparmiando tempo per la fuga senza intasare il traffico (immaginate decine e decine di genitori nel panico che vanno a recuperare i figli, un delirio).
Eppure la sua scelta così contestata, ha portato calma ed un velo di normalità, di vita quotidiana che per qualche ora ha fatto dimenticare ai più giovani l’emergenza, ha permesso ai genitori di saperli al sicuro in strutture pubbliche dove il personale è formato per le emergenze, ha quasi “minimizzato” il problema (psicologia efficace) ed alla fine dei conti tutto è andato come speravamo.
Alla fine ha avuto ragione lui, forse avrei fatto bene anch’io, chi può dirlo…rimane alle cronache soltanto ciò che è stato, e al di là di ogni ragionevole dubbio, è stato giusto così.
Per questo mi piacerebbe, e lo dico sinceramente, che i toni della politica locale rientrassero negli “argini” (concedetemelo) della mutua collaborazione e del rispetto reciproco, perché tirando le somme la gente (me compreso) sta dietro ad un monitor e da lì è semplice esprimersi con sicumera, tanto mica siamo noi a firmare e risponderne in prima persona…
Con questo non dico che smetteremo di criticare l’Amministrazione quando, a nostro parere, muoverà qualche passo falso, rimaniamo comunque dei sani rompiscatole, ma da oggi credo che tutti dovremmo sentirci più comunità, più uniti, più vicini e più solidali l’uno con l’altro.Il tam-tam di informazione, in parte favorito anche da noi, che si è creato nei social ha dimostrato quanto tutti volessero partecipare alla cosa pubblica e questo è encomiabile, è un atteggiamento sano, positivo.
Allo stesso tempo, non ci sono parole sufficienti per definire uomini e donne della Protezione Civile Regionale e locale, del corpo dei Vigili del Fuoco, dell’ANAS, della Polizia Locale e tutte le figure professionali che hanno contribuito a monitorare e contenere l’emergenza, sostenendo e guidando al meglio i nostri Amministratori.
Questa grande collaborazione ci ha compattati, a nome del gruppo che rappresento io voglio ringraziare quanti abbiano partecipato (cittadini compresi, bravissimi) ed auspico in un Ordine del Giorno all’unisono, scevro da divisioni e “logiche di partito” da presentare in Consiglio Comunale, nel quale evidenziare tutte le nostre necessità e paure alla nuova maggioranza di Governo Regionale.
Perché in tanti si sono alternati negli ultimi decenni, ma nessuno ha mai trovato una soluzione definitiva per eliminare il rischio di esondazione del Tagliamento nel nostro territorio e sinceramente siamo stufi, sfibrati dal dover vivere ciclicamente un copione horror del genere.
Non lasciamo cadere nel dimenticatoio il brivido che ha corso lungo le nostre schiene stanotte.
Rimanga vivo quel sentimento e funga da sprone per pretendere sicurezza ed interventi risolutivi, altrimenti il rischio è quello di pensare che anche questa volta sia andata bene, in pieno stile Italiano, e che si tratti soltanto dell’ennesima acqua passata…