Carissimi concittadini e followers di Latus Anniae, oggi vogliamo parlarvi di un piccolo angolo di Mondo, tutto sommato vicino alla nostra Latisana, il quale da anni si distingue per la mentalità aperta e moderna dei propri amministratori.
Gestori della “cosa pubblica” che sono riusciti a far interiorizzare alla maggior parte dei propri compaesani, tutte quelle che sono le loro visioni, i loro ideali, al punto da meritare una riconferma nel 2019 dopo aver concluso il primo mandato cominciato il 26 maggio 2014.
A capitanare una squadra mentalmente snella ed innovativa è il Sindaco Enrico Bullian, che già in passato abbiamo avuto modo di elogiare per una splendida iniziativa legata al riciclo della quale vi parleremo anche in questo articolo.
Per la cronaca, dovete sapere che Turriaco rientra in quell’area che conosciamo come Bisiacaria, al censimento di fine 2020 risultavano presenti 2.805 abitanti ed ha vissuto una storia travagliatissima, d’altronde come tutta la nostra Regione, durante la quale è stata posseduta e persa da tutti e nessuno, dall’Impero Romano del quale troviamo flebili tracce in loco al Patriarcato di Aquileia, dai tedeschi che strapparono l’area a Venezia (che poi se la riprese) a Napoleone Bonaparte, fino all’occupazione nazifascista che, purtroppo, mieté anche molte vittime autoctone.
Ed a queste vittime sono state dedicate vie e piazze, aree pubbliche lungo le quali il Sindaco ha voluto che fossero lasciati alcuni fiori in segno di rispetto e gratitudine, aderendo all’iniziativa dell’A.N.P.I. denominata “Strade di Liberazione“.
Un Sindaco ed un esecutivo i quali non hanno esitato dal rimuovere Benito Mussolini dall’elenco dei cittadini onorari, nell’aprile del 2021, mese nel quale (a differenza delle promesse fatte a Latisana ormai tre anni fa), il campo sportivo è stato adeguato all’atterraggio dell’Elisoccorso.
Un’amministrazione che nel febbraio di quest’anno ha inaugurato il rinnovato Palazzetto dello Sport, mentre nel mese corrente ha fatto installare un “pit stop“ con kit per le riparazioni ed il cambio e/o ripristino della camera d’aria delle biciclette, grazie ad una colonnina adeguatamente attrezzata, posta lungo la ciclabile dedicata a Luigi Tenco.
Quest’ultimo è in buona compagnia, visto che altri tratti ciclabili sono dedicati a Faber (Fabrizio De Andrè) e Giorgio Gaber, dei quali i nomi campeggiano ed accompagnano le pedalate dei cittadini.
Sempre a maggio 2021, l’Amministrazione Comunale di Turriaco ha rinnovato la convenzione con l’Auser locale, la quale si è immediatamente prodigata per calendarizzare una serie di interventi di pulizia dei fossi e degli spazi pubblici, il tutto normato a dovere in collaborazione con il Comune, con adeguati strumenti ed assicurazione per i volontari, dando vita quindi ad un grande progetto condiviso ed inclusivo di partecipazione collettiva per la salvaguardia dell’ambiente e del decoro.
Questo grande disegno non parte di certo nel 2021.
Nel 2019, sempre a Turriaco, sono state installate due colonnine per la ricarica delle auto elettriche, mentre due anni prima questo piccolo/grande paese ha sfondato la soglia dell’80% di riciclo del rifiuto urbano.
Rendetevi conto.
In quest’ottica è stata parecchio sponsorizzata anche un’altra iniziativa, nel febbraio del 2020, relativa alla raccolta (con conseguente riciclo) delle scarpe da ginnastica ormai da buttare.
Scarpe che, riunite in dei cartoni appositi forniti dall’azienda Esosport del runner e manager Nicolas Meletiou, diventeranno parte del materiale con il quale si creano le pavimentazioni gommate per parchi giochi e piste di atletica, coniugando quindi ecologia, riciclo e sport.
Meraviglioso.
Non solo ambiente (che già basterebbe) e sano antifascismo, ma anche una visione ed una progettualità legata all’enogastronomia ed il turismo slow, settori per i quali nel 2019, l’amministrazione decise di partecipare ad “Eat. Sing. Ride.“, un progetto regionale per il quale erano stati anche erogati dei fondi tramite apposito bando, legato appunto alla valorizzazione e promozione dei nostri territori anche in chiave moderna, attualizzando tradizione e cucina tipica.
Cucina dicevamo…un altro settore dove Turriaco vanta una medaglia, grazie al ristorante “Al Peon” il quale per ben quattro anni consecutivi, ha vinto il premio per il miglior baccalà d’Italia…mica poco, vogliamo provarlo!
Vi chiederete il perché di questa “ode a Turriaco”, la quale in realtà elenca pochissime delle attività concretizzate dall’attuale amministrazione, ed il motivo è presto spiegato.
Turriaco come vi dicevamo ha solo 2.805 abitanti, la sorgente politica ed ideologica di chi la amministra non può dirsi di certo affine a quella della maggioranza Regionale, da un Comune così piccino non ci si aspetterebbe tanta cura dei dettagli, innovazione, conquiste e traguardi spostati sempre più in là.
Eppure Turriaco ci riesce, ogni tot settimane leggiamo un articolo dove non ci sono proclami o promesse di velleità future, ma inaugurazioni di servizi “del domani” ma attivati oggi.
Turriaco ha lavorato, non si è nascosta dietro l’alibi della pandemia e non necessita né di grandi numeri, né di “votare il candidato dello stesso partito che comanda in Regione perché conviene” (ma chi ve lo garantisce?).
Turriaco sicuramente avrà anche i suoi punti deboli, non possiamo saperlo e non vogliamo idealizzarlo come uno scorcio di Paradiso in terra, ma per noi rappresenta un modello di sana caparbietà, progettualità che si concretizza, idee che prendono forma perché l’unico limite per chi amministra deve essere la volontà.
E a Latisana, con 11.000 abitanti in più ed un peso specifico indubbiamente più ampio, non si riesce a fare una rotonda in centro, non si riesce a vendere i lasciti, non si riesce a dedicare una struttura alle associazioni e le ex-scuole ai Centri Civici per anziani, non si riesce a stilare un regolamento per la Cittadinanza Attiva, non si riesce a raddrizzare quattro cipressi all’esterno del Cimitero di Latisanotta.
Potremmo continuare, ma sarebbe un’impietosa sassaiola senza costrutto.
In conclusione, carissimi concittadini Latisanesi e di qualsiasi municipalità dalla quale stiate leggendo, la morale della favola è semplice: partecipate, siate coraggiosi, abbracciate il cambiamento, interiorizzate il domani affinché diventi oggi.
A Turriaco ce l’hanno fatta, a Latisana potrebbe accadere.
Dipende da voi.
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