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Oggi ci tengo a portarvi a conoscenza di un nostro progetto, uno dei tanti sui quali ci concentreremo a prescindere dal risultato delle elezioni amministrative 2021.
Come ricorderete, alcuni mesi fa, abbiamo avuto l’onore di conoscere Nacho Quintana Vergara, Presidente dell’Arcigay Friuli ODV, sezione Regionale dell’associazione da molti anni dedita al sostegno a 360° delle persone appartenenti alla comunità LGBT+ in tutta Italia.
Da questo piacevole sodalizio è nato un incontro in videoconferenza che potete visionare cliccando QUI, durante il quale sono emersi dettagli ed aspetti impossibili da immaginare senza vivere in prima persona le vessazioni, la paura, le discriminazioni subite da queste persone, “ree” solamente di provare dei sentimenti ritenuti sbagliati da ancora troppa gente retrograda e culturalmente carente.
Dopo aver assorbito il più possibile da questa esperienza molto formativa ed aver discusso assieme la Legge Zan (ancora arenata in Senato), abbiamo compreso l’importanza di dare voce e soprattutto ascolto a chi ancora subisce angherie, persecuzioni vere e proprie, tanto in società quanto in famiglia.
Per questo motivo, uno dei nostri obbiettivi sarà quello di creare un apposito sportello di ascolto, in spazi adeguati e totale intimità su appuntamento, per qualsiasi persona di qualsivoglia età, la quale senta l’esigenza di esternare le proprie emozioni, paure, la propria storia e desideri presentarsi al mondo senza temere ritorsioni, specialmente dalla persone più vicine.
Un orecchio teso e disponibile per chiunque soffra per una condizione che, tuttora, non viene ritenuta normale da troppa gente.
Non saremmo di certo i primi, ma riteniamo che lasciarsi ispirare dalle iniziative positive altrui sia cosa buona e giusta.
Basti pensare a Pistoia (clicca sui nomi delle città), Napoli, Genova, Venezia, Bologna e tantissime altre piazze importanti italiane, dove sono già stati avviati importanti progetti di collaborazione tra le Amministrazioni Comunali e le associazioni impegnate nella difesa di questo importante spaccato sociale.
Il progetto ovviamente prevede il coinvolgimento dell’Arcigay Friuli ODV, poiché sono loro a rappresentare la Stella Polare per le persone della comunità LGBT+, mentre a noi spetterebbe la logistica per “arrangiare il meeting”.
Un’idea che va ad inserirsi in un più ampio ventaglio di discriminazioni (di genere, razziali, estetiche, mezzo social ecc) da combattere passando anche tramite l’ascolto attivo, la comprensione ed il sostegno concreto delle vittime di vessazioni e minacce reali.
Ricordiamo infatti che le persecuzioni, purtroppo, vedono come oggetto diverse “categorie sociali” o singole persone per un unico episodio accaduto e divenuto motivo di scherno.
Abbiamo già trattato, assieme all’associazione “Nemesi – Diritto e Psicologia” di Roma, due tematiche estremamente delicate come il “cyberbullismo” ed il “revenge porn“, ed anche esse rientrano a piedi pari nell’attenzione che il nostro sportello potrebbe garantire verso le vittime, in stretta collaborazione con Forze dell’Ordine, associazioni del territorio e professionisti competenti in materia.
Stesso vale per le violenze domestiche, il bullismo al di fuori delle pertinenze scolastiche, il mobbing e qualsiasi altra forma di vessazione la quale troverebbe una pronta risposta, una “pre-accoglienza” finalizzata ovviamente all’inizio di un percorso assieme a chi di dovere e competenza.
Una sorta di “safe-space” a 360° per qualsiasi genere di vittima ed itinerante all’interno del nostro Comune, senza una sede definita ma anzi da concordare di volta in volta, affinché non sia possibile risalire né a chi lo utilizza, né alle motivazioni personali che lo portino a contattare i numeri delle varie associazioni coinvolte.
Ovviamente questi spazi potranno essere concessi di volta in volta dal Comune di Latisana e dalle associazioni, in orari e giorni da concordare tra le parti, affinché vengano sempre garantite intimità e riservatezza.
Se questo servizio, una volta attivato, dovesse risultare utilizzato anche da una sola persona in cinque anni, il nostro compito sarebbe stato assolto, poiché a quella persona sarebbe stata lanciata una fune alla quale aggrapparsi.
“Chi salva una vita, salva il Mondo intero.” (dal Talmud)
Grazie per la vostra attenzione, buon proseguimento su latusanniae.com .